da Pier Franco Schiavone, Milano
Sostenere una similitudine tra le vicende di Mandela e quelle di Craxi, è operazione ardita. Se Craxi avesse accettato di difendersi in un tribunale democratico (non in un tribunale del Sudafrica dell’apartheid) come hanno fatto altri, avrebbe usufruito di tutti i benefici di legge e, secondo me, non avrebbe fatto nemmeno un giorno di carcere o ne avrebbe fatti pochissimi. Craxi, che non ha mai riconosciuto la legittimità delle inchieste sul suo conto, non accettò il confronto coi giudici, se non per fare quel famoso monologo in cui tentò di coinvolgere la sinistra comunista. Spero che il figlio la pianti di continuare a coltivare rancore e, pur continuando a sostenere l’innocenza del padre, riconduca quel partito socialista nell’alveo di una tradizione storica più consona, costringendo così la sinistra a fare i conti con Craxi, riconoscendone, insieme alle responsabilità in negativo, anche il ruolo di primo piano.
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