da Pier Franco Schiavone, Milano
Paola Bensi mi ha fatto pensare ad un altro mondo virtuale, quello del cinema, specie quello americano. Avete presente? Nei film non mangiano mai; se escono con l’auto e vanno in centro trovano sempre parcheggio; se fanno l’amore, sempre senza preservativo, lui, dopo, s’infila i pantaloni, senza mutande, e se ne va senza lavarsi; quando al bar ordinano uno scotch allungano una banconota ma non prendono mai il resto; tutti hanno auto costosissime anche i morti di fame; se fanno un inseguimento, le auto scendono anche le scale, anche una vecchia Simca regge il passo di una Porche; se i figli fanno disastri è sufficiente parlar loro due minuti e questi capiscono tutto cambiando completamente carattere; se fanno un viaggio all’estero quasi sempre vanno a Parigi; quasi sempre hanno case bellissime con enormi scalinate; i forni a microonde riscaldano i cibi congelati, che poi non mangiano, in un minuto; una botta in testa o sul collo inevitabilmente provoca lo svenimento; un colpo di rivoltella fa saltare le serrature invece di bloccarle come avverrebbe nella realtà; i creativi del marketing inventano sempre slogan cretini che passano per geniali; a New York è sempre autunno e ai gatti danno sempre il latte, povere bestiole.
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