IL PROCESSOdi Sebastiano Messina – Repubblica, oggi(da Sabato Ruocco)
Davanti ai supremi giudici della Commissione di Vigilanza è cominciato ieri il processo per il clamoroso attentato del 15 gennaio contro la Sicilianità. Alla sbarra, il famigerato Paolo Ruffini, capo della cosca di Ballarò, padrino di Report e boss di RaiTre, il quale ha lasciato di stucco la Corte confessando immediatamente di essere il mandante della micidiale inchiesta che ha devastato l’immagine delle istituzioni mafiose e messo in cattiva luce, davanti a tutto il Paese, anche la parte sana del racket siciliano. Il pericolosissimo capoclan – noto negli ambienti della criminalità televisiva come “il Direttore” – ha ammesso di aver commissionato lui stesso il servizio incriminato, incaricandone dell’esecuzione due donne della banda: la temutissima Milena Gabanelli (la basista) e l’infallibile Maria Grazia Mazzola (che ha materialmente premuto il pulsante della telecamera). Incastrato dalle dichiarazioni di un intervistato pentito, e inchiodato dalle registrazioni su nastro del criminale programma, Ruffini sarà certamente condannato. Capo d’imputazione: concorso esterno in associazione curiosa finalizzata al traffico di notizie stupefacenti.
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