da Ezio Avaldi
La Turchia non ha una coscienza immacolata, soprattutto in termini di rispetto dei diritti umani, ma non è un Paese che alleva in seno la serpe del terrorismo: da Ataturk in poi, ha sempre guardato seriamente e concretamente all’Occidente; fa parte della Nato dal 1952, se non erro e la sua volontà di entrare a far parte dell’Europa a me sembra ferma e determinata. Come faccia il ministro Castelli, novello Lacoonte padano a vedere in essa un cavallo di Troia, Dio solo lo sa.
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