da Alessandro Ceratti
Attaccato da più parti rispondo a 360°. Signora Paulon, so bene che il matrimonio è previsto nel codice civile e proprio per questo mi viene voglia di paragonarlo ad una compravendita. E proprio perché il codice civile non è un testo religioso non capisco i motivi per cui questo patto tra persone debba avere uno statuto speciale. Faccio un patto, decido io con chi (e con quanti farlo), quanto farlo durare, che tipo di beni mettere in comune e quali no, che tipo di rapporto stabilire con le altre persone coinvolte. E’ chiaro che se fosse concessa questa libertà questi patti finirebbero per assomigliare molto poco ai “matrimoni” cui siamo abituati. Ma io non vedo ragioni per non concederla, questa libertà, a meno che non si voglia tener conto dell’opinione del cardinale Ratzinger.
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