da Paolo Tedeschi, Prato
Le istruzioni:Vai su www.google.itDigita la seguente stringa di ricerca (virgolette comprese):“bruno vespa” apparizioniclicca sul bottone “Mi sento fortunato”leggerai la lettera scritta dal nostro al quotidiano Europa a mo di giustificazione delle sue apparizioni televisive per promuovere il suo libro. Personalmente non sapevo che nel 2003 il nostro ha inanellato “20 ospitate in altrettante trasmissioni per un totale di 2h.38m.39s”E se siete pigri, ecco qui la documentazione.Lettera di Bruno Vespa al quotidiano Europa.
Signor Direttore, La ringrazio per l’attenzione che ha voluto riservare al mio nuovo libro Storia d’Italia da Mussolini a Berlusconi.Lei si scandalizza per la grande quantità di mie presenze televisive. Mi permetto di osservare quanto segue.
1) L’uscita dei miei libri, a torto o a ragione, rappresenta un evento editoriale. La Storia d’Italia è uscito da una settimana e se ne sono già occupati 43 ? dico quarantatré ? quotidiani e cinque settimanali con 98 articoli. Sono annunciati molti altri interventi.I lanci di agenzia sono stati finora 73. Esiste una Fondazione Bruno Vespa che corre ogni anno in soccorso dell’autore? Può cortesemente indicare un qualunque altro libro che abbia questa rassegna stampa?
2) Le mie apparizioni in Rai sono più numerose perché, come è noto, in questa azienda c’è il maggior numero di contenitori. Ma ho ricevuto molti inviti dalle reti Mediaset, da La 7 e da Sky. Perché tanti inviti? Perché, diciamo così, durante il mio intervento l’ascolto non va male.
3) L’anno scorso, per il suo libro di Baghdad, Lilli Gruber ha fatto (giustamente) il mio stesso percorso promozionale. Come mai il Suo giornale non ha avuto niente da obiettare, nonostante la copertura stampa di Lilli fosse assai più modesta? Se non risponde su questo punto, signor Direttore, la Sua credibilità subisce un duro colpo.L’invidia, diceva Erodoto 2500 anni fa, fa parte della natura umana. Dalle sue parti, signor Direttore, deve esserci un Dna molto predisposto a sviluppare questo virus. Con i migliori saluti.Bruno VespaRisposta del direttore Nino Rizzo NervoSono grato a Bruno Vespa per l’attenzione con cui legge Europa e per il fatto che conferma quanto scritto dalla nostra Fabrizia Bagozzi: a nessun autore la Rai ha mai riservato un uguale trattamento di favore per promuovere un libro (solo lo scorso anno 20 ospitate in altrettante trasmissioni per un totale di 2h.38m.39s.). Poiché la Rai è l’azienda per la quale Vespa lavora si potrebbe parlare di concorrenza sleale e richiedere l’intervento dell’Authority.
Poiché si tratta di pubblicità gratuita sottratta alle casse della Sipra si potrebbe richiedere anche l’intervento della Corte dei conti. Perché, qualora Vespa l’avesse dimenticato, la Rai è un servizio pubblico finanziato con i soldi dei cittadini. Gli editori privati possono fare quel che vogliono. La Rai no. E se lo scorso anno lo ha fatto la Gruber il nostro giudizio non cambia: sempre di uso privato di servizio pubblico si è trattato.
Quanto ad Erodoto lo rassicuriamo: nel nostro Dna non alligna il virus dell’invidia ma solo elementari ?tracce? di etica e di moralità pubblica che, a quanto sembra, sono totalmente assenti nel Dna dell’autore di tanti straordinari ?eventi editoriali?.
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