da Pier Franco Schiavone, Milano
Cossiga ha scritto una lettera al Corriere della Sera in cui, a proposito della tragedia accaduta nel Sud Est Asiatico, parla di punizioni divine e interpretazione “buonista” del Nuovo e del Vecchio Testamento come conseguenza del Concilio Vaticano II. Naturalmente, come sempre, Cossiga scrive per aver ricevuto uno sgarbo o per inviare messaggi “subliminali” a qualcuno. È il suo stile, non gliene frega niente del pubblico che lo legge. Sarebbe interessante capire questa volta, usando i morti del Sud Est Asiatico, a chi volesse riferirsi.
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