da Mirco Pirini
Ammesso che i dati ISTAT siano veritieri e non falsati dall’ accondiscendenza alla politica, come viene calcolato il tasso di disoccupazione e di occupazione? Solo con la logica del “tutto va bene madama la marchesa” si può considerare come un posto di lavoro un lavoro precario, part-time, co.co.co, a tempo determinato o sottopagato, che non consente nemmeno la sopravvivenza. Che valore ha il dato di disoccupazione senza far riferimento ai dati relativi all’occupazione, al numero di persone in cerca di lavoro e al numero della popolazione attiva; senza che nessuno indaghi su quali file hanno ingrossato coloro che non appartengono più ai disoccupati?
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