UNA MEDAGLIADunque Berlusconi ha vinto questa lunga battaglia giudiziaria: adesso e’ piu’ forte, come leader politico, e potra’ governare piu’ serenamente. Se dopo la sentenza di Milano i suoi alleati, i suoi amici, i suoi avvocati ci avessero detto questo, avremmo ammirato la loro sobrieta’. Invece no, come al solito gli ultras berlusconiani non si sono accontentati. Il vicepresidente dei senatori, Giampiero Cantoni, ci ha rivelato che «gli italiani ora hanno un’incrollabile certezza: soo governati da un cittadino onesto». E l’ineffabile direttore del Tg4, il vero capo della Curva Sud, ci ha spiegato che la sentenza «riconosce l’onesta’ di chi sta guidando il paese».Nel giro di un paio d’ore la condanna scampata e’ gia’ diventata un certificato di onesta’ in carta bollata. La punizione eviatata grazie al cavillo della prescrizione dimezzata e’ stata trasformata in un riconoscimento ufficiale delle virtu’ berlusconiane. Domani, diventera’ la condana dei suoi accusatori. Tra una settimana, sara’ la prova della malafede dei testimoni. Tra un mese, sara’ la motivazione ufficiale della medaglia al valor civile che Berlusconi, con una cerimonia solenne, si appuntera’ sul petto: da solo, come Napoleone.
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