da Peter Freeman
Caro Csf, pare che di Carlo Azeglio Ciampi non si possa parlare male. Non lo dice la Costituzione ma e’ un po’ un comune sentire che parte dall’alto e dilaga per la societa’ tutta. Bene, mi dissocio. Penso che Ciampi sia stato un buon governatore di Bankitalia, un eccellente Ministro del Tesoro e un mediocre presidente della repubblica. E poiche’ sono tre funzioni molto diverse tra loro, questa considerazione non deve fare scandalo.
Entro nel merito. Ciampi va in Cina e fa da apripista ad una serie di accordi economici di portata strategica (per noi, non per i cinesi). Per farlo non lesina complimenti ai padroni di casa: grande paese, “l’Italia guardi alla Cina”, “diffuso sentimento di collaborazione”, eccetera eccetera. E, dulcis in fundo, “l’Italia guarda con favore all’abolizione dell’embargo Ue”, fatto salvo un richiamino en passant sul “rispetto dei diritti umani”.
Vabbe’, mi sono detto: “E’ l’economia, bellezza”. E pero’ qualcuno mi spieghi perche’ abbiamo embargato l’Iraq fino allo sfinimento, e poi qualcuno l’ha pure bombardato (feroce dittatura, si disse, bisogna restaurare la democrazia…) e invece la Cina niente. Capisco la difficolta’ a bombardare Pechino e dintorni. Ma insomma, in Iraq niente partiti di opposizione e in Cina pure, in Iraq niente sindacato e in Cina piu’ o meno lo stesso (sono vietatissimi nelle “zone sperimentali” che stanno tirando l’economia cinese), in Iraq condanne a morte a volonta’ e in Cina fucilazioni di massa con tanto riprese tv. Attendo spiegazioni.
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