da Gianni Guasto
Ma davvero l’attore Carlo Rivolta, dopo aver accettato di recitare l’Apologia di Socrate per conto di Dell’Utri, nel corso di una kermesse all’uopo organizzata alla presenza del Ministro Sirchia, di Sgarbi e di una folta rappresentanza di universitari fedelissimi del senatore, è stato fulminato da una crisi di coscienza al momento di uscire sul palco? Gli sono forse apparsi Falcone e Borsellino per esortarlo alla conversione? Non c’è bisogno di essere esperti di comunicazione di massa come il fondatore di Publitalia, per capire che un comiziaccio al teatro Valle di Roma avrebbe fatto poca notizia. E così, all’indomani della sentenza, il condannato ha già pronunciato la sua arringa: più o meno come Socrate, forse chiamato in causa per spiegare agli universitari di FI che cosa NON si deve fare: rispettare le sentenze, appunto.
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