da Antonio Saratti
Durante la “piacevole” (piacevole come un pestone) trasmissione Punto e a capo, presentata dal duo targato (dai partiti della maggioranza) più di un tir bulgaro, il “bello e bravo” Jannuzzi ha dato prova con strafalcioni e con una boria da intellettuale di quanto conosca la nostra grammatica. Poi si è dato anche alla creazione di parole, ripetute varie volte, come “recivivo” (strano, dovrebbe essere una parola che conosce bene, “recidivo”!). Il tutto condito da un vittimismo vergognoso, considerando la sua etica ( e la sua deontologia) e la situazione di migliaia di carcerati (talvolta innocenti) che non hanno ville miliardarie dove trascorrere vacanze, considerate pene detentive per il suddetto.
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