di Michele Serra sull’Espresso
(grazie a Paola Bensi)
A pochi mesi dal congresso, va chiarendosi la situazione nel Partito democratico. I candidati sono due, Franceschini e Bersani, ma potrebbero essere tre nel caso scendesse in campo Chiamparino, quattro nel caso scendesse in campo la Serracchiani, cinque nel caso scendesse in campo Ignazio Marino e così via fino a un massimo di 21. Di questi, a norma di statuto, dieci devono essere dalemiani, dieci veltroniani e uno a sorpresa. Ma vediamo a che punto è la dialettica tra i diversi schieramenti.Dalemiani Appoggiano Bersani, anche se lui nega disperatamente. Oltre allo stesso D’Alema, i dalemiani più in vista sono i famosi D’Alema boys, il cui limite è di essere ancora molto potenti, ma nel centrodestra. La linea politica è, come sempre, la realpolitik: cercare assolutamente il dialogo con Berlusconi, e in casi estremi anche il dialogo con il Pd. Sono contrari alle primarie, e chiedono che il nuovo segretario venga eletto a porte chiuse e con voto segreto, senza rivelarne il nome fino alla scadenza del mandato.Veltroniani Appoggiano Franceschini, anche se lui nega disperatamente. Tra i più influenti, oltre allo stesso Veltroni, Al Gore, che si è detto molto interessato al congresso del Pd e ha proposto di trasformarlo in una cena in piedi per raccogliere fondi per gli studi sulla geotermia; il premio Nobel per la pace Alekule Maiké Olabolo Mauti, una donna ivoriana molto legata a Veltroni perché è il solo che riesce a pronunciarne il nome completo; i membri superstiti della famiglia Kennedy, tra i quali Magalie Kennedy, autrice di un emozionante saggio sui diritti dei gatti d’appartamento; e perfino un paio di delegati italiani. I veltroniani sono per la partecipazione e per la trasparenza assoluta: dopo avere vinto il congresso, il nuovo segretario dovrà sottoporsi alle primarie, alle secondarie, al giudizio di YouTube, a un referendum dei non iscritti e infine al vaglio di migliaia di assemblee di caseggiato.Chiamparino Popolarissimo non solo a Torino, è apprezzato anche in altre parti di Italia, dal Vercellese a Bardonecchia. Gareggia con Bersani sul piano del pragmatismo: si rivolge soprattutto ai ceti produttivi del Nord, nella convinzione che prima o poi i ceti produttivi del Nord se ne accorgano e gli diano retta. Ha l’appoggio di un delegato di Caserta, ma lo ha pregato di non dirlo a nessuno.Serracchiani In molti le propongono il grande salto, da giovane outsider di successo a nuovo segretario del Pd, ma lei non capisce perché debba interrompere così bruscamente la sua carriera politica. Sono con lei i giovani di Internet, che la adorano perché hanno letto in rete che i giovani di Internet la adorano. Intelligente, determinata, comunicativa, il suo solo handicap è l’inesperienza: ha partecipato a una riunione di dalemiani senza portare l’avvocato, e a una riunione di veltroniani senza portarsi un’amica con cui fare due chiacchiere.Giovani I più noti sono i Piombini, che devono il loro nome a una riunione a Piombino, dove si erano fermati perché non avevano i soldi del traghetto per l’Elba. Hanno in media quarant’anni e dunque molti vivono ancora con i genitori. Molto affollati i loro forum su Internet, sono però soggetti a piccoli equivoci dovuti ai virus: risulta che il loro candidato sia&&754fu£à Attivo anche un gruppo di trentenni, che considera superata la forma-partito e vorrebbe sostituirla con un cyborg, ma è spaccato al suo interno perché metà di loro vuole un cyborg dalemiano, metà un cyborg veltroniano. Infine, si segnala un gruppo di ventenni che ha costituito un forte gruppo di pressione: suggerisce di svolgere il congresso del Pd in una sola mattinata, eleggendo il segretario per sorteggio e lasciando libero il Palasport entro mezzogiorno perché la sera è previsto un concerto dei Bastard.
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