da Giorgio Goldoni
Agli isolani in perenne crisi dopo la perdita dell’impero colonialenon è restato che crogiolarsi in una miriade di stereotipi.Ho davanti a me una pagina di testo di uno dei tanti prestigiosioxfordiani corsi di lingua inglese che vanno per la maggiore, dove lafamiglia media italiana è raffigurata dal padre oziosamente incannottiera che si accinge ad affrontare un enorme piatto di pastaammanitogli da una discinta e ciabattona consorte circondata da unnugolo di marmocchi.Poi il turista britannico viene in Italia e scopre per esempio chel’italiano medio viaggia in SUV e che ci sono più pellicce per metroquadro di quanto la sua immaginazione possa contenere.Non è Berlusconi l’obiettivo dell’attacco, ma il politico italiano inquanto “italiano”. Fu Craxi la prima vittima del tormentone, quandoTana de Zulueta scriveva i suoi articoli sull’Economist anni 80. Prodifu definito il peggiore commissario europeo nella storia dell’UE, e viadiscorrendo.La Gran Bretagna vive nel timore del famoso “sorpasso” da partenostra e promuoe campagne di vera denigrazione.
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