da Luigi Castaldi
Va affermandosi in Italia un nuovo mestiere di sicuro avvenire: il condannato che si permette di azzardare che la condanna subita sia ingiusta anche se non e’ avvocato, pm, giudice, legislatore o almeno Marco Travaglio. E’ un po’ come il tizio che sia stato colpito da un fulmine e se ne vada lamentando anche se non capisce un tubo di meteorologia, fisica e fisiologia, e che pretenda in sovrappiù di spiegare a meteorologi, fisici e fisiologi che cos’è un fulmine.(…) il condannato che si lamenta si becca una tirata d’orecchio da Travaglio. Che il fulmine non becchi mai il meteorologo e che Travaglio non si lamenti mai delle cause che ha perso e di quelle che senza dubbio ancora perderà.
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