da Paolo Beretta
Senza stare a scomodare le tautologie, che sono cosa assai diversa dal mio ragionamento, resta il fatto che il decidere se un iracheno e’ un resistente o un delinquente non dipende dal mio personale giudizio, ma dalle azioni che compie, in particolare dagli obiettivi di dette azioni e dalle motivazioni che lo spingono. Nel ’43, era ben diverso sparare in mezzo agli occhi ad un SS piuttosto che ad un poveretto qualsiasi.
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