da Vittorio Grondona – Bologna
Vorrei aggiungere una piccola chiosa all’ultimo straordinario intervento pervenuto dall’Alto Veneto. Possibile che per i numerosi inquisiti ed i condannati in primo ed anche in secondo grado, nominati a dispetto del buon senso nostri parlamentari, bisogna attendere il terzo grado di giudizio per conoscere la verità sul loro comportamento indagato, mentre per tutti gli altri è sufficiente il solo sospetto per condannarli senza pietà, mettendo al bando in pericoloso anticipo il civile criterio della presunzione di innocenza?
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