da Giulio Girotti, Bologna
(…) Signor Sabelli Fioretti quel signore del bergamasco (mi pare di ricordare) aveva ragioni, come si suol dire, da vendere: «Il disagio di questa integrazione immigratoria, all’italiana, lo sopporta esclusivamente la “povera gente”»: non i ricchi, non i ceti elitari. È un assioma talmente evidente che solamente gli operatori dell’informazione (giornalisti della carta stampata e radio-televisiva), assieme ai politicanti di professione, agli uomini di fede, ai “santi del volontarismo” nazionale, non riescono a comprendere: tutti questi il concetto devono farselo ripetere e precisare almeno un paio di volte. (…)
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