da Donatella Giacomelli
Vorrei rispondere alla domanda dell’ascoltatore: perchè le donne devono andare in pensione 5 anni prima degli uomini? A parte la stucchevole affermazione “hanno voluto la parità, quindi devono avere gli stessi doveri degli uomini”: sinceramente non se ne può più di questi luoghi comuni. Le donne non hanno assolutamente raggiunto la parità, perchè le donne continuano a lavorare fuori casa e a ritornarvi per tirare su i figli (spesso sole anche se con un marito a fianco), passare le notti in bianco quando questi stanno male (e al mattino al lavoro, come se niente fosse), pulire, fare la spesa, andare alle udienze scolastiche… qualsiasi lavoro, svolto in queste condizioni è estremamente logorante. ma non basta: vorrei ricordare che la maggior parte delle “splendide quarantacinquenni-cinquantenni-cinquantacinquenni” riscopre perentoriamente di essere, oltre che madre, moglie, compagna, amante (se va bene), insegnante (o impiegata, infermiera ecc), FIGLIA, generalmente di una madre che, grazie al fatto che “le donne vivono di più perchè sono più riposate avendo lavorato meno” (questa uscita di Sabelli Fioretti non mi è piaciuta molto), si ritrovano piene di acciacchi, magari a letto, o “solo” non autonome, o, se il fisico tiene, fuori di testa. Qui la parità è già andata a farsi benedire: i figli (inteso come “figli maschi”) latitano alla grande; e le figlie, che già si sobbarcavano tutto il resto, si sobbarcano anche questo ruolo. (…)
Nessun commento.
Commenti chiusi.