da Gianni Guasto
Care Melotti e Bergamo, credo che gli ultimi fatti siano illuminanti: le recenti traversie di Berlusconi dimostrano, se ce n’era bisogno, ciò che egli teme veramente: la Chiesa, più che la Magistratura, il “non placet” piuttosto che l’avviso di garanzia, la stigmatizzazione degli “atti impuri” piuttosto che delle tangenti o della collusione mafiosa. Perché nessuno ha mai governato l’Italia Repubblicana senza il consenso d’Oltretevere. Il rapporto con la Gerarchia cattolica é il vero nodo d’ogni Governo presente e futuro: lo sa bene Berlusconi (che ora spinge sull’acceleratore per il testamento biologico) e lo sanno anche i Democratici, che non avranno dubbi tra un’alleanza con Di Pietro e una con Casini. Per questo, Marino può dare molto fastidio, ma fino a un certo punto. Infatti, il suo programma non é nel Dna -e nemmeno nel destino- di quel nebuloso tentativo di DC morotea che tanti dirigenti di centrosinistra stanno perseguendo.
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