da Laura Tomasello, Roma
Caro Csf, ho vent’anni. Stasera durante il programma sulle olimpiadi trasmesso su Rai Due, il conduttore Marco Mazzocchi ha comunicato la morte di Enzo Baldoni. Come è possibile che, subito dopo, come se niente fosse, uno degli ospiti in studio dica, sorridendo: “Per sdrammatizzare (?) volevo fare una domanda a Cagnotto. Perché Tania si tuffa tranquillamente dalla piattaforma dei 10 metri a differenza tua che avevi paura!” e che il sig. Cagnotto gli risponda tranquillamente, con fare scherzoso, come se Mazzocchi non avesse detto nulla? Posso immaginare che a questi signori non interessi che un giornalista italiano abbia pagato con la vita il fatto di aver portato soccorso a tanti inermi civili vittime della “guerra al terrorismo e alla dittatura”, ma perché un “giornalista” della Rai permette che i suoi ospiti non abbiano rispetto di un uomo così barbaramente ucciso, di quelli che lo conoscevano e più semplicemente, di chi, come me, ha seguito con angoscia la sua drammatica vicenda? E’ meglio che il sig. Mazzocchi, dopo la disgustosa esibizione di oggi, pensi seriamente a tornare a fare l’inviato dell’isola dei famosi.
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