di Massimo Fini (Il Gazzettino, 24 agosto 2004)
Trovo assolutamente ipocrita l’indignazione della classe politica italiana, di maggioranza e di opposizione, per la fuga di Cesare Battisti, il terrorista pluriomicida, latitante in Francia. Chi se non il governo italiano, solo, o quasi, fra quelli della Ue, si è opposto al mandato di cattura europeo che evita le defatiganti, e spesso inevase, richieste di estradizione? E perché l’ha fatto, se non per il timore che un Garzon, spagnolo o francese o lussemburghese, potesse emetterlo nei confronti di qualche alto e altissimo papavero della politica italiana che ha la coscienza nera come la pece? (SEGUE)
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