da Gianluca Freda
A Najaf è morto l’ennesimo “interprete irakeno”. Si chiamava Ghareeb, era un personaggio noto ad ogni giornalista occidentale che si ritrovasse a lavorare nell’inferno dell’Iraq “democratizzato” dagli USA. E’ caduto in un’imboscata tornando da Najaf insieme al giornalista Enzo G. Baldoni, di cui non si hanno più notizie, dopo aver consegnato un carico di acqua e medicinali alla popolazione assediata. Noi che seguiamo da un mese i reportage di Baldoni dall’Iraq sul suo blog (bloghdad.splinder.com) avevamo imparato ad amarlo quasi come se lo conoscessimo. Quando si parla di “civiltà superiori” la prima immagine che mi viene in mente è quella di un piccolo paese in cui vivano soltanto persone come Ghareeb.
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