da Gianluca Freda
La figuraccia fatta da Castelli e dal governo francese in seguito alla fuga di Battisti mi riempie di soddisfazione, ma sento che dovrei essere inviperito. Nessun politico, nè di destra nè di sinistra, che opponga alla rabbbiosa sconfitta di Castelli e Perben l’unico argomento importante: un uomo, accusato di reati mai commessi e sottoposto ad un osceno linciaggio mediatico, è stato costretto a fuggire dal paese che lo aveva accolto sulla base di un patto di reinserimento sociale, da lui scrupolosamente rispettato, ma stracciato di prepotenza dalle autorità francesi. Auguro a Battisti ogni fortuna. In paesi con magistrature e classi politiche del genere non è bello vivere neppure da incensurati.
Su innocenza e colpevolezza ognuno ha diritto alla propria opinione. Ma un’informazione corretta esige si precisi che Battisti non è semplicemente accusato, bensì condannato per gravissimi reati.
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