da Gianni Guasto
Ritornando su un post di Enzo Baldoni al suo sito (Ci sarà figa a Baghdad?), ho provato a rileggerlo con gli occhi di un fondamentalista: non importa se musulmano, cristiano, ebreo, laico, o qualunquista. Mi sono sentito raggelare, pensando che quelle parole così accorate e sottili, così onestamente ambigue e malinconiche, potessero incontrare lo sguardo e la lama di chi non comprende il senso (doppio, triplo ….) delle parole. Mi sono immaginato un mondo dominato dall’emergenza linguistica, un mondo nel quale, la prima misura di sicurezza sia quella di bruciare Proust e Joyce e Kafka.
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