da Francesco Spagnolo
Per chi come me ha vissuto seriamente la scelta e l’impegno dell’obiezione di coscienza, quella di ieri è stata una giornata a suo modo storica (e un po’ triste). Dopo tanto parlare, l’obiezione finisce e non si sa bene che ci sarà al suo posto. Anzi già da tempo sembrava pronta per essere impacchettata e consegnata alla storia… Mi sa che con la riforma della leva, forse si è “buttato il bambino con l’acqua sporca” e che al di là della protesta per i soliti fondi che mancano, nessuno (tanto meno in politica) sa dire bene che idea di giovani cittadini, di scelte concrete per la pace e di servizio civile si ha in mente. Mi sembra che su certe cose il mondo ci passi davanti e noi lo stiamo a guardare.
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