da Alessandro Ceratti
Ieri mi sono accorto che scrivendo la parola “Berlusconi” in Word (almeno, la mia versione) il programma non dà il segnale di errore, come accade invece per tutti gli altri nomi di persona e anche per parecchi parole assolutamente corrette. Qualche anima buona deve aver pensato che tutto sommato non stava bene che il concetto di “errore” fosse in qualche modo associato a Berlusconi, seppure in una maniera così innocente. Io ho la sensazione che, in un mondo come quello di 1984 di George Orwell, abbiamo già il piede dentro.
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