“Satira preventiva” di Michele Serra (inviato da Paola Bensi)
Dopo le Europee, la sinistra italiana si ritrova più o meno al solito 45 per cento, dato invariato dai tempi di Giuseppe Mazzini. Il vero talento consiste nel ripartire sempre gli stessi voti tra liste ogni volta differenti. È come spostare i vecchi mobili di casa una volta all’anno, per avere una inebriante sensazione di novità pur vivendo da sempre nello stesso trilocale ereditato da nonno. Anche questa volta gli arredatori di Casa Sinistra si sono superati. Nella scheda elettorale i simboli dell’opposizione formavano un pittoresco motivo a pois, molto ornamentale. Alcuni elettori si sono attardati nel seggio per giocare a ‘che cosa apparirà?’ unendo i puntini con la matita copiativa (ad alcuni solutori è apparsa una carriola senza ruota, ad altri ancora una veduta di Weimar). Diversi elettori anziani hanno chiesto al presidente di seggio se, essendo riusciti a leggere correttamente tutti i simboli, potevano rinnovare la patente. Anche se non serve a niente, perché a sinistra tutto è provvisorio, proviamo a ripassare i principali simboli. (SEGUE)
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