da Serafino Brighenti
Caro CSF, consentimi per una volta di parlare di un tema inconsueto per il tuo blog: il profumo dei tigli. La mia condizione di novello pensionato mi permette finalmente di lasciare l’auto nel box e di scorrazzare in lungo e in largo in bicicletta, sfidando le buche di cui sono costellate le pessime strade di Sesto San Giovanni. E a quasi 60 anni mi sono accorto per la prima volta di come l’intenso, gradevolissimo profumo dei tigli (prima non mi ero reso conto di quanti ce ne siano, ovunque) riesca per alcune settimane a sovrastare la puzza dello smog. In quei brevi inebrianti momenti mi rendo conto che la natura ha ancora qualcosa da dire anche a noi nipoti e bisnipoti della rivoluzione industriale, e riesco anche a scordarmi delle polemiche tra Ulivo e Casa delle libertà.
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