Lettera di Sabina Guzzanti alla Repubblica:
Vorrei rispondere alla lettera di Enzo Sellerio, che contesta un passaggio del mio spettacolo. Mi accusa di non so quale “omissione”, ricordandomi che “in tre dei sette processi Sofri è stato assolto e dopo la condanna definitiva ha scelto la via del carcere a quella di un facile e comodo espatrio”. Come ha ricordato Valentini su Repubblica, Sofri ha avuto 11 gradi di giudizio. E stato giudicato da 99 giudici, fra togati e popolari. Solo una volta è stato assolto e un’ altra la Cassazione ha annullato la condanna ordinando un nuovo giudizio. In tutto due verdetti favorevoli e 9 sfavorevoli compreso quello definitivo, che poi è l’unico che conta. E stato fatto anche ricorso alla Corte di giustizia europea che lo ha respinto perché “irricevibile”. Aggiungo che trovo discutibile affermare che “Sofri ha scelto il carcere”, tutti i detenuti l’hanno “scelto”, cioè non sono fuggiti; evidentemente la latitanza non è considerata dai più un “facile e comodo espatrio”. Per motivi di spazio non posso confutare le affermazioni di Sellerio una per una come vorrei. Mi limito a dire che il senso di quello che affermo in “Reperto Raiot” è inequivocabile e finora largamente condiviso dal pubblico. Premesso che sarei felice se Sofri uscisse di galera perché ritengo che il carcere sia uno strumento inutilmente crudele quasi per chiunque, è insopportabile che ci si occupi di giustizia solo quando riguarda persone potenti o famose e che vengano spacciate per battaglie di principio delle campagne che hanno come unico scopo la salvezza di uno solo e ignorano tutti gli altri che si trovano nelle stesse condizioni.
Così le risponde su Wittgenstein Luca Sofri:
Pusillanimi Io penso sempre che a gente come sabinaguzzanti (che non sa quello che dice) e i suoi mandanti (che lo sanno) non si debba rispondere, per rispetto di se stessi. Poi arriva uno e mi dice che la gente legge le stronzate che lei si è fatta dettare in una letterina a Repubblica di ieri, e magari qualcuno ci crede. Ma io non ce la faccio a scendere su quel terreno di deliri, fascismo e fantamatematica: sono stronzate, punto.
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