da Barbara Melotti
Non so se per tutti la nostalgia ha un suono. Per me sì: è quello del pedale della Singer che mia nonna, sarta autodidatta e superba, spingeva velocissima senza apparente fatica, mentre io stavo seduta su un panchetto proprio accanto e ascoltavo i suoi racconti (la storia come la si imparava una volta) e le sue conversazioni con le clienti. Quel suono mi è tornato alle orecchie e alla mente leggendo l’intervento del Signor Antonelli, il quale, dice lui, avrebbe fatto votare sua moglie per Berlusconi. A parte l’odor di polvere, anch’esso quasi nostalgico, di una tale convinzione, evidentemente il signore non ha avuto la fortuna di frequentare posti così esclusivamente femminili come i laboratori delle sarte, altrimenti saprebbe che la cabina elettorale è uno dei primi, e dei preferiti, luoghi in cui mogli e figlie senza la possibilità o la forza di ribellioni esplicite si sono vendicate della propria coindizione.
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