da Pier Franco Schiavone, Milano
Trezzani deve sapere che già i romani hanno affermato il principio del “nemo tenetur se detegere”, vale a dire il diritto dell’imputato a non fare affermazioni, soprattutto quando queste potrebbero far emergere a suo carico indizio di reità. Dov’è l’assurdo in quello che ha scritto Freeman? Detto questo, quando sento il nome di Battisti e penso a quello che ha fatto mi vengono i brividi. Mi piacerebbe che il caso Sofri non fosse accomunato con quello di Battisti, nemmeno, come sostiene Freeman, riguardo alla tipologia del reato, altrimenti dovremmo accomunare anche il mafioso. Inoltre non credo affatto, proprio per evitare similitudini, che sia deprimente chiarire le divergenze tra due casi che alimentano il dibattito sulla libertà.
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