da Alessandro Ceratti
Io sono estremamente perplesso. Mi rendo conto che per Luca Sofri l’argomento “carcere di suo padre” ha un valore che non ha per me, né per molti altri. Mi rendo conto che qualsiasi mio intervento, o di Sabina Guzzanti, a lui può apparire decisamente obsoleto perché ha seguito una per una le diecimila puntate di quella “telenovela” mentre noi (io e Sabina) semplici cittadini ci siamo distratti, abbiamo pensato ad altro, e magari ora gli facciamo l’impressione di quelli che arrivano a film finito e fanno domande sciocche perché non hanno seguito tutta la trama. Però veramente non capisco perché debba immaginare che le cose che afferma pubblicamente, la Guzzanti se le sia dovuta far scrivere da qualche mandante, perché lei non ci sarebbe arrivata da sola. Questa sì, è una stronzata. E basta aver seguito solo questa puntata per capirlo.
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