da Giorgio Goldoni
Con appena un quinto di muro costruito e l’eliminazione fisica di gran parte dei capi del terrorismo palestinese, Israele può comunque già affermare la sconfitta della seconda Intifada. Questo mentre gli Stati Uniti (rallegriamoci, non succede solo in Europa) si chiedono dove sono finiti gran parte dei fondi pubblici passati nelle mani dei palestinesi: l’UNAID (organizzazione assistenziale pubblica americana) ha finito per finanziare tra l’altro la costruzione di uno stadio a Nablus, che poi è stato intitolato al terrorista Salah Khalaf, che si è macchiato di innumerevoli atti di terrorismo, tra cui l’uccisioni di alcuni atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco nel 1972. La stessa UNAID ammette di non essere ancora riuscita ad ottenere dai palestinesi una dichiarazione scritta che il denaro non finisca in mano ai terroristi .
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