da Cesare Bardaro, http://bardarossanews.splinder.it La legge elettorale 212 del 4 aprile 1956 prevede per chi violi il divieto di tenere comizi in luoghi pubblici ed entro una distanza di 200 metri dai seggi elettorali, una pena risibile e irrisoria: da 100.000 lire a un milione. Cifre che, probabilmente, non vengono più aggiornate dal 1956. Bisognerebbe invece prendere esempio dallo sport o dai concorsi a premi televisivi: chi viola il regolamento viene squalificato. Squalifica, dunque, per Berlusconi, la cui candidatura, del resto, era già illegale in quanto ineleggibile come Presidente del Consiglio e perché presente in tutte le cinque circoscrizioni (a meno che, reputandosi superiore a Dio, non si ritenga uno e cinquino). Sarebbe come se uno pretendesse di avere un posto di eunuco in un harem senza essere evirato, e di partecipare, mantenendo lo stesso peso, a incontri di boxe in tutte le categorie, dai piuma ai supermassimi.
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