da Alessandro Ceratti
Signor Freda, continuo a permettermi di dubitare. Questa volta non dubito di lei ma dell'”illustrissimo” (e a me sconosciuto) Stefano Surace. Il diritto avrà pure le sue regole (spesso contorte e spesso a me sconosciute) ma anche la logica ha le sue. Io faccio fatica a credere all’esistenza di un ordinamento giudiziario incoerente e contraddittorio. Che senso ha sollevare il caso del rifiuto spagnolo di consegnare i condannati italiani perché sarebbero stati condannati in contumacia? Se le cose andassero come vuole lei, non avrebbero potuto essere condannati perché il processo non si sarebbe svolto e allora mi spiega perché mai gli spagnoli dovrebbero consegnare dei cittadini innocenti (fino a prova contraria)? In un caso non li otteniamo perché sono stati condannati in contumacia, nell’altro caso non li otteniamo perché non sono neppure stati condannati. Ha senso? P.S. Il vero inghippo, secondo me, sta come al solito in un codicillo. Dall’articolo da lei indicatomi pare che gli spagnoli mettano in dubbio la procedura di notifica, il che significa che il processo si è svolto senza che l’imputato lo sapesse e qui ci sta bene l’Habeas Corpus
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