da Peter Freeman
Caro Csf, rispondo a Ceratti, che vuole sapere che cosa voto, e a Barbara Melotti, a proposito di Sofri e di Battisti.1. Caro Ceratti, ci ho pensato un po’, indeciso tra Rifondazione e la lista Occhetto-Di Pietro. Poi ho optato per quest’ultima. Daro’ la preferenza a Giulietto Chiesa, Pancho Pardi e Antonello Falomi. Cio’ detto, Lei e’ liberissimo di aggiungerci un bel chissenefrega.2. Io non so se abbia senso o meno assimilare Sofri e Battisti. Da un punto di vista legale si tratta in entrambi i casi di due persone condannate con sentenza definitiva per lo stesso reato: omicidio volontario. Pero’ una cosa la so: la latitanza non solo non e’ un reato ma neppure un’aggravante. E’ un diritto dell’imputato. E ognuno si difende come vuole, producendo elementi a discarico o scegliendo di tacere. Il giudice si pronuncia sugli elementi processuali, non sui silenzi o sulla latitanza. Quanto al contesto, se qualcuno vuole aprire un dibattito sugli anni Settanta, si accomodi pure. Ma il dibattito “Sofri Si’, Battisti No” io lo trovo un po’ deprimente.
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