da Sabato Ruocco, Roma
Sto ascoltando fahrenheit ( radio3 ), il programma parla di rifugiati politici, di mediterraneo, di libri. La musica tra i vari interventi è stupenda. Potrei inebriarmi di più se a ciò si accompagnasse la degustazione di qualche bianco secco e una ricezione normale per una trasmissione che va in onda sulle frequenze di una radio pubblica. Ma il bianco secco lo abbino alla frittura di pesce stasera ed il fruscio dovuto alla pessima ricezione di radio3 lo lascio dov’è, sullo sfondo. Quindi mi accontento. Godo anche, per completare il modo di dire. Ma poi mi viene lo schiribicchio di maneggiare sulla radio per tentare una migliore ricezione. Con un lieve tocco la voce esce dagli auricolari molto più forte, chiara e pulita; purtroppo non è più quella di radio3. L’incubo è che la voce è quella di Gasparri: ” chiamate l’istallatore se non funziona come dovrebbe…”. Inizio ad imprecare contro il ……… ( riempire con offesa a piacere ) che mi parla del suo maledetto decoder digitale quando io non riesco nemmeno ad ascoltare la radio in maniera decente. Finale: era un’allucinazione. Non era Gasparri, sempre che non si sia messo a vendere condizionatori d’aria clima center. L’incubo si è dissolto. La voce era uguale però, quindi non era proprio un’allucinazione e l’incubo non si è proprio dissolto.
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