da Sergio Pilu, Milano
Un paio di precisazioni su quanto scrive Foraggi. Se si chiede la cancellazione dal database (il che significa tenere il nome, ma non usarlo), il soggetto che riceve la richiesta è tenuto per legge ad obbedire alla volontà del richiedente. Vale per le banche, per le società di vendita per corrispondenza ed anche per i partiti. Quella che Foraggi chiama “black list”, e che in gergo tecnico si chiama invece “Robinson list”, non è frutto di autorizzazione da parte del cittadino, bensì di una sua imposizione. Infine: d’accordo che questa lista potrebbe essere interpretata come la “lista degli oppositori”; personalmente, comunque, non avrò la minima paura nel farmici inserire a norma di legge.
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