da Marco Foraggi
Se Giacomo Matteotti fosse vivo, e si permettesse di contestare in parlamento la legittimità del governo, e in più si preparasse a presentare prove schiaccianti sull’uso illegittimo del potere da parte del capo del governo e della sua famiglia per fini personali. Se tutto questo succedesse oggi, che fine farebbe il dissidente? Rapito, percosso e trucidato? Ma no! Un paio di dichiarazioni irridenti di Bondi e Schifani ai TG, un bel servizio di Pionati, Berlusconi che lo bolla come comunista, un po’ di caciara sui giornali tra Ferrara e qualche esponente del centro sinistra, e per chiudere un bel faccia a faccia tra Matteotti e La Russa a “Porta a Porta”. Nel giro di due giorni già si parlerebbe d’altro.
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