da Gianluca Freda
Gentile Lo Chirco, lei teme che io abbia intenzione di darle dello stupido, dell’anticomunista o del frequentatore di luoghi comuni per quello che ha scritto nel suo messaggio antipacifista. Non le darò questa soddisfazione. Ne approfitto però per domandarle: lei ritiene che quel che ha scritto abbia una logica? Se lo Stato in cui vivo commette crimini o appoggia quelli altrui, che colpa ne hanno e che c’entrano Cuba e la Cina? E se cambio nazionalità come faccio a protestare contro i crimini che il mio Stato ha commesso e a tentare di migliorarlo? Forse lei spera di far leva sul senso di colpa, di giustificare grossolanamente i crimini dell’Occidente rinfacciando quelli storici del comunismo reale. Crede che ci cascheremo e che questa dialettica da crisi coniugale ci porti lontano?
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