da Matteo Tassinari
Premessa e dopo scrivo il resto: che Quattrocchi sia nei paraggi centrali del Paradiso. A questo punto mi rifaccio al post di Francesco Caputi che immola all’altare della Patria (e i ragazzi morti perché spediti da un qualche esercito? Che facciamo con loro?) il body guard che volle, LUI E NON ALTRI, andare in Iraq per alzare un po’ di quattrini approfittando della guerra. Eh si, perché le storia è questa, non un’altra. Ora, solo per il fatto che sia morto, non posso e non mi va di cambiare idea. Quella frase finale, che è piaciuta ai più e non è piaciuta a me: “Vi faccio vedere come muore un italiano” mentre gli puntavano una arma da fuoco, suona troppo da Rambo o mancato generale invasato. Credo che se mi fossi trovato nella sua stessa situazione avrei pensato a mia moglie, ai miei figli, a Dio, avrei chiesto perdono, avrei pianto fino allo sparo, avrei supplicato di risparmiarmi in tutte le maniere, magari anche pagando soldi che non avevo.Passo e chiudo, ribadendo l’incipit.
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