da Paolo Beretta
Visto che si parla di come gli iracheni percepiscono le forze della coalizione, il Financial Times pubblica i risultati di un sondaggio condotto dal Iraq Center for Research and Strategic Studies, un istituto indipendente utilizzato anche dagli Stati Uniti. Tale sondaggio (tra l’altro, condotto prima della scoperta delle torture ad Abu Ghraib) rivela che nove iracheni su dieci vedono i soldati della coalizione come “occupanti” e non come “liberatori”. Questa percentuale peggiora un già triste valore del 53% rilevato dallo stesso istituto negli ultimi mesi del 2003. Come se non bastasse, la figura più popolare in Iraq è, oggi, l’Ayatollah Ali Sistani, leader Sciita, seguito, udite udite, da Moqtada al-Sadr. Ecco quello che pensano gli Iracheni, oggi. E dubito che torture nelle carceri o massacri ai banchetti nuziali miglioreranno queste statistiche.
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