da Gianni Guasto
Dicono di voler imporre il dialetto obbligatorio a scuola: e perché no? napoletano obbligatorio per i milanesi, e poi parlate siciliane per i veneti, sarde per i bergamaschi, abruzzesi per i liguri, piemontesi per i calabresi, toscane per i pugliesi, triestino stretto per i romani. Si potrebbero anche organizzare puntate del GF con obbligo ai partecipanti di parlare dialetti appena appresi. Così ci si potrebbe un po’ vendicare dell’eterna lagna del “noi siamo meglio”.E poi, Claudio, che ne diresti se fra i noti gourmet con i quali usate chiudere ogni puntata di Un Giorno da Pecora, ce ne fosse almeno uno che racconta una ricetta di una regione diversa dalla sua? Forse che questi qui non vanno mai al ristorante? Non c’é nemmeno un settentrionale che conosca (e sappia cucinare) la splendida pasta chi vruocculi arriminata? E Cossiga l’ha mai assaggiato il bagnun de anciue?
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