da Luigi Castaldi
(…) Nel post “Teste mozzate? Sicuri?” (24.5.2004 – h 8:05) egli è riescito ad infilare in poco più di sei righe: oziosa dietrologia (“il tempismo e le modalità della vendetta irakena sul povero Berg sono talmente perfette da risultare sospette”); sciatto pressappochismo (“non capisco tutto il dibattito sull’opportunità di mostrare o meno una cosa che chiunque può reperire facilmente in rete”); assurdità logica (“censurandola, dandole così una forza ancora maggiore”); e cinismo d’accatto (“a meno che si sia voluto evitare che la visione del video integrale potesse dare adito a dubbi sull’autenticità”). Ogni commiserazione se ne va in biasimo: vergogna, signor Vota. Di cuore.
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