dal blog di Franco Grillini
Negli ambienti della politica e del giornalismo tutti sapevano tutto del direttore di Avvenire come tutti sanno tutto delle decine e decine di moralisti nella politica italiana e in Vaticano che hanno una vita privata totalmente incoerente con la loro vita pubblica.Se si passa il proprio tempo, come ha fatto finora Dino Boffo, a sparare a zero sugli omosessuali, sulle donne che abortiscono, su chi si rivolge ai centri per l’inseminazione assistita, sui divorziati, e chi più ne ha più ne metta, dovrebbe, come minimo dare il buon esempio.Invece viviamo nel paese dei puttanieri moralisti, degli omosessuali velati e omofobi, dei divorziati che partecipano al family day, dei deputati ultra-cattolici che firmano leggi contro droga a prostituzione e di notte organizzano festini con cocaina e prostitute.Chi scrive combatte il moralismo ipocrita e bugiardo da una vita e ritiene francamente insopportabile che ci sia una gerarchia vaticana che pretende di imporra, magari anche per legge, uno stile di vita (il familismo tradizionalista) che per primi non praticano.Come noto l’Italia è il Paese dove si straparla di famiglia tradizionale, quella composta da marito, moglie e amante, e si fatica ad accettare una realtà plurale fatta di diversi stili di vita, tra cui quello omosex, tutti ugualmente legittimi, tutti ugualmente plausibili.E’ per questo che il moralismo da quattro soldi delle gerarchie vaticane è diventato insopportabile.Noi riteniamo che chi costruisce la propria carriera, sia essa politica o religiosa, sulla base del più anacronistico dei moralismi dovrebbe viaggiare con una telecamera nelle mutande.
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