da Giorgio Goldoni
Radiotre era nata profondamente elitaria, e all’inizio, fino agli anni 60 , la ricezione era limitata a Roma, Milano, Torino, e poche altre città. Noi poveri provinciali, che volevamo ascoltare programmi culturali, dovevamo accontentarci di Radio Trieste in AM, che si riceveva in tutta la pianura padana orientale.Addossare le mancanze odierne all’attuale governo è semplicemente ridicolo: negli anni settanta ed oltre, anni di crescente polarizzazione monoculturale (leggi: sinistra), chi lavorava in Radiotre se ne è completamente fregato della ottimizzazione della copertura del segnale, e oggi è estremamente urgente che si arrivi ad una copertura in FM (con un segnale forte) di tutto il territorio nazionale, combattendo con mezzi tecnici adeguati l’anarchia delle radio private.
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