da Guglielmo Venturi
“E’ notte alta e sono sveglio. Sei sempre tu il mio chiodo fisso”, cantava qualcuno. Ebbene, prendiamone atto: siamo noi italiani il chiodo fisso di André Glucksman, l’estroso filosofo francese d’ esportazione. Già all’indomani della strage di Nassiyria, dalle colonne del Paìs, ci aveva sdoganati dallo stereotipo di essere degli inaffidabili alleati ed esortati ad essere orgogliosi del “nostro” coraggio militare. Questa sera, chez-Ferrara sulla 7, si è disvelato pubblicamente. Ha appreso ieri, come noi, la notizia del ricatto dei sequestratori dei nostri tre compatrioti ed ha affermato: “Non ho chiuso occhio ieri notte al pensiero di cosa avrei dovuto dirvi oggi”. Caro Glucksman, un modesto consiglio da parte mia: abbia maggior cura della sua persona. La prossima volta una valeriana e subito a nanna. Forse siamo in grado di “nous nous débrouiller” e di sopravvivere, anche in mancanza del suo messaggio alla nazione.
Nessun commento.
Commenti chiusi.