da Primo Casalini, Monza
Vedo delle facce in libera uscita. Vecchi clan che si rappattumano. Parlo di libera uscita perché molti di questi un giorno sì e l’altro pure coprono assiduamente quello che sta combinando Berlusconi, per sé e per gli amici; ed allora gli sta bene, a queste facce, procurarsi la libera uscita per una causa nobile, quella di Adriano Sofri. Sono stufo di questa lobby trasversale. Più si agitano, più il problema di far uscire di galera Sofri si fa spinoso, perché provocano la reazione opposta. Pannella indossa i panni del santino italico, sapendo che l’Italia è sempre alla ricerca di un santino provvisorio sotto il cui piedistallo nascondere la spazzatura nazionale: succedeva anche con Pertini, che ci giocava pure lui, ma su un altro piano e con un’altra storia; difatti una volta il Pannella d’antan lo chiamò il sacro bonzo. E quindi, pur essendo a disagio (chi non lo sarebbe?) ritengo che ognuno è libero di spendere la propria vita come crede, compreso Pannella. Il rischio che si assume fa parte della strumentalità del gioco, come nella roulette russa e nello sci estremo.
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