da Peter Freeman
Caro Csf, consentimi alcune considerazioni sulla tua “III Campagna nazionale contro la punteggiatura sbagliata” che molto mi ricorda le campagne condotte a suo tempo dal compagno Mao Ze Dong (contro lo spreco, contro le mosche, ecc…).1. Ho l’impressione che da quando la campagna e’ stata avviata la quantita’ di errori nelle mail pubblicate sia aumentato invece che diminuito. O forse e’ il rifiuto (sputtanarne uno per educarne cento) da parte tua di effettuare l’editing. Attendo delucidazioni.2. Mettere la punteggiatura (e gli spazi) al giusto posto non richiede sforzi colossali, e neppure appartenenza all’Accademia della crusca. E’ sufficiente leggere un po’, e con un po’ di attenzione, gli articoli, i saggi e i libri altrui. Personalmente sono dell’idea che leggere molto aiuti a scrivere meglio: si guarda, si impara, ci si corregge. Per me e’ stato cosi’. Se uno non ha ancora imparato a mettere uno spazio dopo un punto, o una virgola, o due punti, e’ perche’ o non legge o legge in maniera disattenta. Il che ne fa un cattivo lettore prima ancora che un pessimo scrittore. Insomma, chi legge male scrive male. Aggiungo che l’abuso della punteggiatura non aiuta. Luigi Pintor, che nella scrittura fu semplicemente insuperabile, non metteva mai una virgola in piu’ del dovuto. Chi ha voglia si compri “I luoghi del delitto” e ne legga le prime tre pagine: e’ un esempio di scuola di scrittura asciutta. La perfezione.
Delucidazione: è così. (csf)
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